INOCA: un'insolita causa di ischemia miocardica.
- Dott. Stefano Migliaro
- 9 nov 2023
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 1 dic 2023

"Dottore, come è possibile che abbia dolore al petto e affanno e i miei esami sono normali?"
Cos'è l'INOCA?
Si definisce ischemia miocardica la situazione in cui le cellule del cuore ricevono un apporto di ossigeno inferiore a quelle che sono le loro necessità metaboliche, andando pertanto incontro a sofferenza e morte cellulare.
Nella maggior parte dei casi l’ischemia miocardica è dovuta a un restringimento, definito stenosi, che si crea all’interno delle coronarie “epicardiche” ,i condotti arteriosi che riforniscono di sangue (e quindi ossigeno) il cuore. Tuttavia, in una percentuale significativa di casi si può avere ischemia miocardica anche se le coronarie epicardiche non presentano ostruzioni significative: tale condizione si definisce appunto “INOCA” , acronimo inglese di “ischemia with non obstructive coronary artery (disease)”, cioè ischemia in assenza di patologia coronarica ostruttiva.
L'INOCA è una condizione medica complessa, spesso misconosciuta, che è stata a lungo un mistero per i medici ma su cui l’attenzione e la sensibilità sono in costante crescita. Le diagnosi di INOCA stanno aumentando costantemente grazie alla crescente consapevolezza dei medici riguardo a questa condizione e ai progressi nelle tecniche diagnostiche. Questa patologia colpisce con maggior frequenza le donne di mezza età, le quali spesso devono sottoporsi a numerosi test prima di ricevere una diagnosi definitiva.
Cause dell'INOCA
Le cause esatte dell'INOCA possono variare, in genere comunque alla base vi è una complessa sovrapposizione di stimoli patogeni, quali l’ipertensione mal controllata, il fumo di sigaretta, il diabete mellito, l’obesità e l’infiammazione sistemica.
I meccanismi con cui si può poi determinare ischemia anche senza l’ostruzione delle coronarie sono molteplici, i principali sono i seguenti:
Disfunzione dei capillari: La maggior parte della circolazione cardiaca è costituita da vasi di pochissimi micrometri di diametro, molto più sottili di un capello, che si sfioccano a valle delle tre coronarie di calibro maggiore, definite come “epicardiche” per il loro decorso sulla superficie del cuore; questi capillari che decorrono all’interno del cuore, tra le cellule muscolari, non sono direttamente visibili con gli esami angiografici (come la coronarografia che vede solo le tre coronarie epicardiche)ed influenzano grandemente la funzione cardiaca. Nei casi di INOCA questi condotti possono essere numericamente meno rappresentati o funzionalmente meno adatti a condurre il flusso ematico alle cellule, determinando appunto ischemia.
Spasmo coronarico: In alcuni casi le coronarie di grosso calibro, quelle normalmente osservabili con l’angiografia, possono presentare una tendenza a vasocostringersi, dando uno spasmo coronarico. La parete di questi vasi infatti è costituita da numerose cellule muscolari che in caso di spasmo ridurranno fortemente la dimensione dell’arteria ostacolando il passaggio di sangue.
Disregolazione nervosa: Alterazioni nei segnali nervosi che controllano i vasi sanguigni possono influenzare il flusso sanguigno al cuore.
Sintomi dell'INOCA
I sintomi dell'INOCA possono includere dolore al petto, sensazione di oppressione, affaticamento, dispnea (respiro corto) e nausea. È importante notare che questi sintomi possono variare da persona a persona e possono manifestarsi in modo diverso rispetto all'angina causata da ostruzioni coronariche. A lungo andare inoltre è stato dimostrato un incremento del rischio di incorrere in eventi cardiovascolari avversi quali insufficienza cardiaca a frazione di eiezione preservata, ictus e addirittura infarto miocardico o morte cardiovascolare; inoltre la qualità della vita risulta spesso significativamente inficiata.
Diagnosi e Trattamento
La diagnosi di 'INOCA può essere complessa e richiede un'approfondita valutazione clinica, comprensiva di test di imaging come l'angiografia coronarica, la risonanza magnetica cardiaca o la tomografia computerizzata. In particolare, una volta esclusa una patologia ostruttiva delle coronarie di grosso calibro, si devono condurre test volti a misurare le resistenze del microcircolo coronarico, valutare l’incremento del flusso coronarico ed escludere il vasospasmo epicardico.
Il trattamento dell’INOCA dipenderà dallo specifico meccanismo che la sostiene; in ogni caso la terapia sarà basata su farmaci e controllo dei fattori scatenanti, non rendendosi invece necessaria l’angioplastica con impianto di stent.
In conclusione, l'INOCA rappresenta una sfida clinica per i medici, ma la ricerca in corso sta aiutando a gettare luce su questa condizione complessa. È essenziale per i pazienti che sperimentano sintomi cardiaci cercare cure mediche appropriate e comprendere che, anche in assenza di ostruzioni coronariche significative, il loro cuore potrebbe richiedere attenzione e gestione specializzata. Con una diagnosi tempestiva e una gestione adeguata, gli individui affetti da INOCA possono condurre una vita sana e soddisfacente, riducendo al minimo il rischio di complicazioni cardiovascolari!